Come combattere la sindrome dell'impostore
Ciao amici,
Ammettiamolo: noi nomadi digitali siamo un gruppo davvero particolare.
Per avere la libertà (e il privilegio) di unire il viaggio al lavoro, molti di noi hanno lavorato duramente per diventare professionisti altamente qualificati, spesso eccellendo nei nostri campi per anzianità o semplicemente competenze.
Che tu sia un dipendente remoto che si destreggia tra scadenze, un libero professionista che rende clienti felici o un imprenditore che sta costruendo la tua attività, senza dubbio possiedi una rara e preziosa combinazione di competenze e acume nel business.
Eppure, nonostante le nostre capacità, anche i migliori di noi cadono nella trappola della sindrome dell’impostore, quella sensazione persistente di essere all’altezza. Ero davvero pronto per diventare nomade? Che succede quando il mio capo scoprirà finalmente che non sono poi così bravo nel mio lavoro? Non mi permetterà più di lavorare da remoto?
Per i nomadi digitali, questo può rappresentare un ostacolo significativo nell’avanzamento della propria carriera e ai propri guadagni, minacciando realmente la nostra amata libertà di poter viaggiare.
Può portarci a sottovalutare noi stessi, ad accettare salari inferiori o svendere i nostri servizi come liberi professionisti o imprenditori.
Questa è una lezione che purtroppo ho imparato in prima persona. All'inizio della mia carriera da freelance, spesso accettavo infatti commissioni più basse per i miei progetti, rischiando di andare completamente in bancarotta. Ancora oggi, come imprenditrice online, mi succede di dubitare di me stessa, motivo per cui sto scrivendo questa newsletter!
Ma la dura verità che ho imparato (e continuo a imparare) in questo percorso è che se non conosci il tuo valore, nessun altro lo farà. In questo stile di vita, è veramente importante iniziare costruire la propria autostima il prima possibile celebrando anche le vittorie più piccole e riflettendo su tutte le capacità e conoscenze acquisite finora.
È altrettanto cruciale essere obiettivo quando valuti la tua prestazione lavorativa. È più facile lasciare che siano gli altri a dirti quanto sei bravo o meno per misurare il tuo valore. Ma questo è un gioco pericoloso che non può sostenere uno stile di vita nomade. Quindi, sii sempre la tua bussola: più lo fai, più diventa facile!
Ricordate, Freaking Nomads, siete incredibili. La ricchezza di talento ed esperienza che portate è difficile da trovar. Non lasciate che la sindrome dell'impostore vi rubi la motivazione.
Un abbraccio,
Irene
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“Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria delle meta da cui è tornato” Edgar Allan Poe
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