Siamo ossessionati dalla produttività
Ciao Freaking Nomads,
Questa settimana voglio parlarvi di qualcosa che, sono sicura, tocca molti di noi: la pressione di essere costantemente produttivi.
Sin da piccoli ci è stato insegnato che il nostro valore dipende dalla nostra produttività. Ricordo ancora quando, da bambina, venivo elogiata per restare sveglia fino a tardi a finire i compiti o per esercitarmi al piano fino a farmi male alle dita. Ma se mi prendevo del tempo per giocare all’aperto o guardare la TV, subito venivo etichettata come “pigra”. È una parola che purtroppo ti resta dentro.
Oggi, nella mia vita da nomade digitale, quella mentalità persiste. C'è sempre la spinta a lavorare di più per guadagnare di più. Cerchiamo di ottimizzare ogni momento della nostra giornata per essere produttivi e trovare del tempo per noi stessi. Ma quando finalmente arriva quel “tempo libero”, spesso siamo troppo esausti per godercelo.
Sono sicura che molti di voi si sono accorti della stessa cosa, soprattutto con l’ondata di “guru della produttività” su YouTube e sui social media, che continuano a proporre nuove tecniche per "fare di più in meno tempo". È facile cadere nella trappola della produttività tossica.
Ma è qui che la scienza torna utile: numerosi studi dimostrano che la pressione di essere costantemente "attivi" è, in realtà, un killer della produttività. Lo psicologo Devon Price, nel suo libro La pigrizia non esiste, sostiene che il nostro cervello lavora meglio in brevi intervalli di tempo, non con maratone di lavoro senza fine. Quindi, la prossima volta che pensi che prenderti un momento per te significhi perdere un’opportunità di guadagno, sappi che ti stai sbagliando!
La ricerca dimostra anche che la felicità aumenta la produttività, mentre stress e ansia hanno l’effetto opposto. Eppure, la “hustle culture” ci spinge a considerare il lavorare eccessivamente come un segno di successo, come se fosse l’unica strada per arrivare al "successo". Ma quando facciamo del lavoro una competizione contro il tempo, perdiamo di vista il vero significato di essere nomadi digitali: vivere una vita a 360 gradi.
Quindi, ricordate Freaking Nomads: Il vostro valore è non legato alla vostra produttività. Portate a termine il vostro lavoro, ma prendete anche del tempo per godertv i piaceri semplici della vita, che si tratti di un buon libro, di una passeggiata all'aperto o semplicemente non fare nulla per un po'. Meritate di più di andare in burnout.
Un abbraccio,
Irene Lidia
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